Jacqueline Morgenstern
*1932, Parigi, Francia
I 20 BAMBINI
Jacqueline Morgenstern
Jacqueline Morgenstern è nata il 26 maggio 1932 a Parigi. Il papà, Charles Morgenstern, con il fratello Leopold aveva un salone di parrucchiere. La mamma, Suzanne Morgenstern, era segretaria. Dopo l’occupazione di Parigi da parte dell’armata tedesca nel 1941 i fratelli Morgenstern hanno dovuto cedere il loro negozio ad un cittadino non ebreo. Nel 1943 era scappato a Marsilia dapprima Charles Morgenstern e poi Suzanne con la figlia Jacqueline, visto che la città si trovava nella zona non occupata. Qui la famiglia è stata arrestata, portata nel campo di transito di Drancy nei pressi di Parigi e il 20 maggio 1944 è stata deportata nel campo di concentramento di Auschwitz. Qui fu uccisa la mamma di Jacqueline. Poco prima della liberazione il papà è stato portato con l’ultimo trasporto nel campo di concentramento di Dachau nei pressi di Monaco. Morì nel maggio del 1945 dopo la liberazione. Il 28 novembre 1944 Jacqueline fu portata nel campo di concentramento di Neuengamme e il 20 aprile 1945 fu uccisa nella scuola di Bullenhuser Damm.
In un primo periodo prima della deportazione la zia di Jacqueline, Dorothéa e lo zio Leopold Morgenstern erano stati protetti in quanto il lavoro di Leopold Morgenstern era considerato “importante ai fini della guerra”. Tuttavia nel 1943 è stato arrestato. Dorothéa Morgenstern, che era in attesa di un bambino, si era nascosta. Ha tenuto nascosti i propri figli presso famiglie non ebree. Solo nel 1979 Dorothéa Morgenstern ed il figlio Henri sono venuti a sapere tramite Günther Schwarberg che Jacqueline era stata uccisa ad Amburgo. L’identità di Jacqueline è stata chiaramente accertata, in quanto su una radiografia fatta fare dal Dr. Kurt Heißmeyer per gli esperimenti medici era scritto il suo nome.
Il 20 aprile 1979 Henri Morgenstern è venuto alla cerimonia commemorativa nella scuola di Bullenhuser Damm. Con Philippe Kohn, il fratello di Georges-André Kohn, ha fondato l’Associazione ”I bambini di Bullenhuser Damm e.V.” e si è impegnato a cercare i colpevoli.